Arturo Merzario, un campione dal grande cuore- #laformuladeigrandi

Arturo Merzario. Il pilota che salvò Niki Lauda

Non era alto e biondo e non parlava tedesco o inglese. Non veniva dalle regioni scandinave e non era miliardario ma Arturo Merzario sapeva il fatto suo.

In una Formula 1 dominata da ricchi e aristocratici giovanotti il pilota padano dai modi schietti riusciva sempre ad imporsi e a dimostrare il suo valore. Non guidava una Ferrari o una Lotus ma spesso era tra i primi con la sua modesta March o la disastrosa Williams degli inizi.

Arturo Merzario ci metteva cuore e passione, un cavaliere del rischio puro che nel 1976 salvò la vita a Niki Lauda, estraendolo dalla sua monoposto in fiamme.

Si dice che Lauda ringraziò Arturio Merzario solo molti anni dopo. Sappiamo che i due fuori dalla pista erano amici, per quanto si possa intrattenere un rapporto amichevole con uno come Lauda, spesso irritante ai limiti dell’arroganza. Il ragazzo di Civenna non ha mai vinto un titolo mondiale o un Gp ma rimarrà per sempre un grande, uno degli ultimi baluardi dell’età eroica dell’automobilismo in cui si correva solo per amore del rischio e della velocità.

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