Brabham BT 46 B, la monoposto con il super – ventilatore

Brabham BT 46 B, ecco la storia della monoposto con il super – ventilatore.
Il suo carisma, unito alla forza politico – strategica di Bernie Ecclestone, aveva spinto Niki Lauda a lasciare la Ferrari per la Brabham- Alfa Romeo.
E‘ il 1978, le auto da battere sono le Lotus 78 di Peterson ed Andretti, l’austriaco è più che mai motivato.
Purtroppo le Lotus sono fortissime per tutti, avendo sviluppato molto bene l’effetto suolo.

Murray ha però un’idea tanto diabolica quanto efficace: un grosso ventilatore che crea deportanza e trasforma la Brabham BT 46 B in una macchina ad effetto suolo.
L’enorme ventola è messa posteriormente ed ufficialmente ha il fine di raffreddare gli assetati 12 cilindri  Alfa Romeo che muovono la monoposto inglese.
In realtà il marchingegno serve ad attaccare la monoposto al suolo, rendendola stabile in ogni circostanza.
L’effetto che crea questo sistema è tanto forte che la Brabham BT 46 B, ai box, una volta  accesa, con il dispositivo in funzione, si abbassa pericolosamente.
In Brabham sono costretti quindi a mettere sospensioni rinforzate ed a farla girare in prova con il massimo del carburante, poiché il vantaggio in termini di prestazione era enorme.

In gara, in Svezia, Lauda vince facile, aiutato da un mezzo con il  quale è possibile ogni manovra.
Gli altri team subdorano l’inganno e così la Brabham BT46B è squalificata dal Mondiale.
Nonostante tutto Murray continuerà negli anni a stupire, con vetture da pista e strada dotata di soluzioni innovative che le hanno rese, in tutte le categorie in cui si sono misurate, il punto di riferimento per tutti coloro che le hanno sfidate.

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