John Watson irlandese purosangue della F1-#formuladeigrandi
Non sappiamo cosa abbia fatto la sera prima del Gp degli Stati Uniti 1983, John Watson.
Alcuni dicono che sia andato a letto molto presto, altri sostengono che abbia trascorso una notte di bagordi con una donna conosciuta in spiaggia imitando le gesta di James Hunt.
La verità purtroppo non ci è dato saperla. Quello che conosciamo con certezza è che John Watson in gara è una furia. Parte dalla ventiduesima posizione e li pela tutti come patate, Lauda incluso (suo compagno di squadra).
Aiutato da molti incidenti e da Keke Rosberg che quel giorno guida come se fosse al volante di una Ford Capri in una gara di Rallycross, piuttosto che in un Gp di F1 con la Williams. Il finnico con la sua irruenza prima mette fuori gioco Arnoux e poi se stesso con uno spettacolare testacoda che compromette non poco le performance delle sue gomme.
Intanto John Watson rimonta, la sua McLaren è la F1 più pesante ed ingombrante del Circus ma, lui tra i muretti del circuito cittadino di Long Beach, la guida come se fosse una Mini.
John Watson supera Patrese e Lafitte e si invola verso un trionfo leggendario che gli riserverà un posto nell’Olimpo dei grandi della Formula 1. Dall’ultima fila al trionfo assoluto. From zero to hero come affermano gli inglesi. Certe vittorie valgono più di un titolo mondiale!
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