AMC Pacer compatta americana- #guidaallecuriosita
Pacer paffuta utilitaria
Cinquant’anni fa dall’altra parte dell’Atlantico si cominciava a pensare a una due volumi ”subcompact”, dalla linea molto moderna.
Una vettura che potesse offrire all’annoiato automobilista americano un attimo di emozione e provasse a contenere il successo delle piccole vetture straniere.
L’idea venne alla AMC, i manager dell’azienda pensarono a una “wide, small car”, una compatta lunga come una Passat, ma larga come una Cadillac, con tre quarti dell’abitacolo rivestito in vetro e un motore rotativo Wankel che prometteva di consumare un terzo in meno delle concorrenti.
Una nuova utilitaria diversa e poco ortodossa.
Lo stile morbido della Pacer era notevole e armonico. E pur andando controcorrente, piacque subito e i giornali americani accolsero le anticipazioni con un applauso.
Anche se l’auto incontrò ostacoli gravi, la Pacer ebbe un’accoglienza festosa, sia da parte della stampa che del pubblico, convinto dal look contemporaneo, dagli interni spaziosi e dal prezzo competitivo.
L’incantesimo svanì in fretta. In primo luogo l’auto, era tutt’altro che parsimoniosa. Le norme antinfortunistiche imposero paraurti più pesanti e altre modifiche alla scocca: il motore, pesante e già poco vispo, fu strozzato dai nuovi catalizzatori.
Poi ci fu il problema dei rivestimenti e delle plastiche che si cuocevano al sole grazie all’effetto serra delle vetrate. In ultimo il design, che al debutto era sembrato futuristico, cominciò a invecchiare.
Il risultato fu che nel ’77 le vendite si dimezzarono, nel ’78 erano ridotte a 21.000 unità, nel 1980, l’avventura era finita. Nonostante la triste disavventura, questa è sicuramente un’auto da ricordare per il suo coraggio di osare.
Visita il nostro sito www.galdierirent.it per scegliere la migliore offerta di noleggio per te!
Facebook: https://www.facebook.com/galdierirent/
Instagram: https://www.instagram.com/galdieri_rent/
WhatsApp: 340 8453721
Condividi su: