Ford Cortina Mk3 Estate e Ian Curtis, un legame da scoprire- #noileggiamo
Animo tormentato
Inghilterra, fine degli anni 70: Ian Curtis, futuro frontman dei Joy Division, aspira a qualcosa di molto di più che vivere nella sua cittadina natale.
Il suo desiderio è quello di emulare i suoi idoli musicali David Bowie e Iggy Pop. Così Ian Curtis entra a far parte di un gruppo, gli “Joy Division” e sogna di diventare un musicista a tutti gli effetti ma nel giro di poco tempo, le paure e le emozioni che nutrono la sua musica sembrano consumarlo lentamente.
Si sposò e diventò padre giovanissimo e la sua personalità controversa gli fa trascurare i suoi doveri di marito e padre per inseguire un nuovo amore.
La tensione e la fatica minano la salute di Ian Curtis e con l’epilessia che va ad aggiungersi ai suoi sensi di colpa e alla sua depressione, la disperazione si impadronisce di lui.
La musica ha spesso un effetto catartico non solo su chi ascolta ma anche su chi compone. Un esempio lampante lo è proprio il caso di Ian Curtis.
Emblematico è ad esempio il testo della canzone Decades del 1980:
Here are the young men, the weight on their shoulders,
Here are the young men, well where have they been?
Un animo tormentato alla continua ricerca di un senso profondo che possa dare un valido significato ad un’esistenza percepita come una grigia prigione. Cantare e scrivere canzoni permette a Ian di tenere a bada la bestia nera che ha dentro di sé.
Il film ispirato alla sua vita
Nel film “Control” di Anton Corbijn si illustra la breve ma intensa vita del leader della band “Joy Division”, l’ultimo degli artisti maledetti, Ian Curtis.
La pellicola ci mostra la parabola che porta l’artista al suicidio, vinto oltre che dalla malattia (soffriva di epilessia) anche dall’aspirazione frustrata di un amore assoluto verso la giovane giornalista Belga Annik Honoré.
Inoltre il forte peso della responsabilità verso la moglie Deborah, figura quasi genitoriale, a cui il cantante era convinto di dovere tutto.
Oltre alla musica possiamo ammirare la perfetta ricostruzione che viene fatta della Manchester degli anni Settanta, con molte auto dell’epoca usate nelle scene più importanti.
Morris Minor Traveller, Ford Transit Van, Austin 1100 sono solo alcuni dei veicoli che contribuiscono a farci vivere pienamente l’atmosfera degli anni Settanta.
Tra tutte le auto utilizzate la più significativa è la Ford Cortina Mk3 Estate utilizzata dal gruppo per la prima trasferta fuori Manchester.
Molto diffusa in Gran Bretagna fino alla fine degli anni Ottanta la Cortina è stata l’auto che molte band hanno utilizzato per i propri spostamenti, essendo affidabile ed economica da riparare.
La citano anche gli Arctic Monkeys nella loro canzone “I Wanna Be Yours”. Control, un riuscito film biografico che non cade mai nel banale e nel romanzato.
Da vedere assolutamente per apprezzare e conoscere la vita di uno dei songwriter più innovativi del rock inglese.
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