Mini Cooper: la sportiva vestita da utilitaria- #galdierirentracconta
La nascita della Mini Cooper.
John Cooper aveva un team di F1 e un grande intuito. Un giorno Cooper provò una Morris Mini Minor e vide che la vettura grazie alla trazione anteriore e al motore trasversale era molto facile da condurre e molto stabile. Mancava solo qualche cavallo. Detto fatto.
Cooper prese un motore di una monoposto da corsa di 1 un litro di cilindrata e lo piazzò nel cofano della Mini Cooper.
Nacque la prima Mini Cooper
L’allora responsabile del progetto Mini Cooper, Alec Issigonis, non voleva produrla in serie essendo restio a trasformare il suo progetto in un’auto da corsa.
Cooper però era un testardo e andò a parlare direttamente con la Bmc che all’epoca produceva la Mini Cooper ed ebbe l’ok a produrre un primo lotto di vetture.
L’auto fu un successo maggiore della Mini stessa da cui derivava.
Vinse a Montecarlo e in gran parte delle competizioni europee battendo vetture ben più potenti e dimostrando che le dimensioni, nel mondo nelle auto come anche nella vita, non contano nulla.
L’anno seguente sarebbero arrivate le versioni familiari passo allungato portellone a doppio battente e listelli in legno, ma fu nel 1961 che la gamma vide la nascita della variante Cooper 1000, e con due carburatori, la Mini raggiunse quota 55 cavalli. A questo si aggiungevano freni disco anteriori.
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