Michèle Mouton, la regina dei Rally

Michèle Mouton, vista la sua estrazione borghese, avremmo potuto trovarla tranquillamente a Parigi a studiare Architettura o Giurisprudenza.
Una vita fatta di esami, romantiche mansarde con vista Quartiere Latino, amori in stile ‘Tempo delle Mele’.
La signorina Mouton non è però Sophie Marceau, sente il richiamo dei motori.
Ci prova anche a studiare legge, ma non le piace.

Si dice che solo chi è ontologicamente ‘folle’ si diverta a rischiare la vita in auto da corsa, ma il brivido della velocità è qualcosa di indescrivibile e giustifica tutto, diventando essenza stessa dell’esistenza.
Comincia con le Alpine e poi Abarth A112 e le scorbutiche Porsche 911 RS.
Fiat – France ne intuisce il talento e le affiderà un’Abarth 131 Rally, un’auto dura da condurre al limite che la ragazza di Grass non ama.
Nonostante tutto, con quel mezzo che odia, riuscirà ad ottenere il quinto posto nel campionato europeo.
Alla fine del 1980 arriva la grande occasione con l’Audi: Michèle Mouton ha il privilegio di portare al debutto la nuova ‘Quattro’.

La francese diventerà una delle migliori interpreti della coupé tedesca, imparandone a conoscerne a fondo pregi e difetti di gioventù.
Caratteristica principale della creatura di Ingolstadt è la trazione integrale che permette di percorrere le curve ad una velocità stratosferica.
Michèle dovrà modificare il suo modo di impostare le ‘note’, poiché con la Quattro tutto scorre molto rapidamente ed i tornanti si susseguono in maniera repentina.
Nel 1982 si contende il titolo con Walter Rohrl che, alla fine, avrà la meglio al volante di una meno performante Opel Ascona 400.

L’esperienza di Rohrl sarà fondamentale per la conquista di quei punti necessari al trionfo finale, una beffa per Audi che dispone di un missile terra- aria.
Nel 1986 arriverà il ritiro, con la consapevolezza di aver dato tantissimo in un sport da sempre appannaggio di piloti maschi.
Dopo di lei, nessuna.
Michèle Mouton e’, e rimarrà per sempre, la Regina dei rally, colei che faceva volare letteralmente i ‘Panzer‘ targati Quattro GMBH.

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