Bernie Ecclestone, o lo Ami o lo Odi

Bernie Ecclestone adora i motori, ma come pilota non è un gran manico.
Ci prova con le moto e poi con le auto di Formula 3, ma i risultati non sono incoraggianti.
L’inglese non è un asso del volante, ma ha un enorme fiuto per gli affari e, vendendo e comprando pezzi di ricambio per moto ed auto, crea una delle più grandi concessionarie di motocicli del Regno Unito, la ‘Compton & Ecclestone’.

La passione per il motorsport pulsa però forte e l’obiettivo è la Formula 1, dove le possibilità di arricchirsi per un uomo intraprendente come lui sono tantissime.
Si inventa come manager prima di Evans e poi di Rindt e, alla fine, a metà anni Settanta, decide di acquistare il team Brabham da Ron Tauranac.
L’inglese è abile nel capire che per vincere servono tanti soldi, che devono arrivare da fonti alternative alle classiche sponsorizzazioni.
Fonda nel 1974 insieme a Chapman, Tyrrell e Mosley la ‘FOCA‘ (Formula one construction association) che si contrappone fin da subito alla FIA.
L’obiettivo di questo manipolo di britannici è quello di ottenere una fetta dei ricchi diritti televisivi legati alla Formula 1, di cui usufruiranno pienamente a partire da marzo 1981.

Una vittoria importante, che dà prestigio a quelli che Ferrari, volgarmente, chiamava ‘garagisti’.
Intanto le Brabham volano conquistando due mondiali con Piquet ed i motori Bmw nel 1982 e 1983.
Ormai è chiaro a tutti che Ecclestone è un vincente e la sua scalata al potere è solo appena cominciata.
Nel 1987 diviene Vice presidente della Fia e comincia a trasformare la Formula 1 dall’interno adoperandosi per coinvolgere sempre di più le case madri.
L’obiettivo è chiaro: la massima Formula deve essere una vetrina per le innovazioni che poi troveranno applicazione sulle auto da strada.
Altro aspetto importante è il giro di denaro, enorme, legato al coinvolgimento dei grandi costruttori.
Con Ecclestone al timone vedremo l’ingresso nella categoria regina del motorsport di marchi come Mercedes, Peugeot, Toyota, Jaguar, Bmw e Renault.

Tutto unito ad una esasperazione della ricerca tecnologica che si traduce in auto da corsa sempre più ‘performanti‘ e sicure.
Leader carismatico, noto per le sue simpatie legate ai personaggi più oscuri della storia d’Europa ed oggi uno degli uomini più ricchi del Regno Unito.
Ecclestone è la tipica persona dalla quale si può essere stregati al primo colpo oppure quello che a pelle detesti a prima vista.
Come tutti i grandi manager, o lo ami o lo odi.
Mezze misure non esistono.
A lui il merito di aver intuito le potenzialità della Formula 1 trasformandola da ‘circus‘ quasi amatoriale a sport simbolo della ricerca automobilistica più avanzata.

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