Monza 1973, la difficile scelta di Chapman

Il mondiale di Formula 1 1973 fu una lotta tutta britannica fra Lotus e Tyrrel.
Le Tyrrell 006 guidate dall’asso scozzese Jackie Stewart e dal veloce François Cevert sono solide ed affidabili con il plus della magistrale gestione della squadra  da parte di Ken Tyrrell, che ha già delineato ad inizio campionato chi sono  il numero uno (Stewart) ed il gregario (Cevert).

Lotus dispone invece della migliore vettura del lotto (la 72), ma Colin Chapman lascia i due piloti, Emerson Fittipaldi e Ronnie Peterson, liberi di lottare.
Nonostante la difficile convivenza con il coriaceo  teammate Peterson, che gli rubava le regolazioni fatte sulla monoposto per poi batterlo grazie all’innata classe di guida, Fittipaldi arriva a contendersi il titolo con Jackie Stewart.
A Monza Emerson può laurearsi campione del mondo, ma dalla pole, purtroppo per lui, parte Ronnie.
Per tutta la gara le due Lotus si daranno battaglia e tutti si aspettano un ordine di gara che, però, non arriverà mai.
Chapman rimarrà impassibile a guardare il duello fratricida fra i suoi due piloti.

La ragione gli suggerisce di fermare Peterson lasciando vincere Fittipaldi, che così diverrebbe campione del mondo, ma il cuore gli impedisce tutto ciò.
Il suo codice deontologico non accetta uno scambio di posizioni per ottenere il grande trionfo finale, agire così non appartiene al suo mondo che è rispecchiato nelle sue auto, veloci e senza compromessi.
Il mondiale piloti andrà a Stewart e Fittipaldi lascerà il team.
Una scelta difficile, controcorrente, ma misura dello spessore di uno dei più grandi uomini che il motorsport abbia mai potuto conoscere.

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