DeLorean, l’affascinante storia del suo ideatore

DeLorean è l’auto di “Ritorno al futuro” di Robert Zemeckis (usata dal Dr. Emmett “Doc” Brown come base per la sua macchina del tempo), caratterizzata dalle porte ad ali di gabbiano e dalla carrozzeria in acciaio inossidabile non verniciato opera di Giorgetto Giugiaro. 
Bella e maledetta, come le avvincenti vicende del suo mentore, John Zachary DeLorean. Giacca e cravatta, definito “la rockstar dei colletti bianchi”, sempre circondato da attrici e modelle, star di Hollywood e personaggi del jet-set internazionale, con il suo fascino riusciva a farsi sempre approvare le idee che propone.

Quando nel 1973 lasciò la General Motors, il prototipo della sua automobile (affidato all’ingegnere Collins della Pontiac) ricevette innumerevoli preordini e finanziamenti. Il suo tenore di vita, mondano e costoso, rischiò di fargli perdere tutto: al completamento del secondo prototipo (frutto dell’ingegnere Chapman della Lotus) aveva già speso gran parte del capitale destinato alla sua produzione. Optò così per far realizzare l’auto in uno stabilimento dell’Irlanda del Nord, con zero esperienza nel settore. La produzione della DMC –12 iniziò a gennaio del 1981, con due anni di ritardo, perdendo tutta la sua carica di vettura innovativa, che venne venduta senza garanzia.

Il prezzo lievitò e le vendite calarono. Per arginare le perdite, DeLorean provò ad imporre l’acquisto ad alcuni rivenditori, ma poi la sua immagine fu irrimediabilmente compromessa da un problema giudiziario. Con 9000 esemplari costruiti, la DeLorean Motor Company fallì nel 1982.  
Negli anni Novanta DeLorean tentò una nuova avventura automobilistica per realizzare l’erede della DMC –12; per finanziare il progetto lanciò un innovativo orologio al quarzo a carica automatica, ma l’operazione non portò i frutti sperati e nel 1999 dichiarò bancarotta.  
Nel luglio 2007 i proprietari di un’omonima società hanno acquisito i diritti di proprietà intellettuale dell’automobile ipotizzando la ripresa della produzione. 

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