Fiat 100 prototipo, la mamma della 600
Nel 1952, dal Lingotto arriva il prototipo 100, che portò alla Fiat 600.
Tutto parte dalla necessità, già nel 1951, di sostituire la Topolino con un prodotto a quattro posti. Dante Giacosa dettò le condizioni: velocità massima non inferiore a 85 km/h, peso di circa 450 kg, meccanica “tutto dietro” o “tutto avanti” per limitare il peso del veicolo. Lo staff Fiat si mise a lavoro per definire i gruppi meccanici, in particolare un motore a due cilindri contrapposti raffreddato ad aria montato al posteriore per esigenze di costi.
Giacosa aveva pensato ad una vettura che potesse esser guidata da tutti con estrema facilità, ecco perché la progettò senza frizione: fece modificare il cambio applicando un preselettore e, tra motore e frizione, fu inserito un giunto idraulico come quello montato sul modello 1900.
Non fu un’idea felice: l’assenza del pedale della frizione rendeva complesso e brusco il cambio a tre marce.
Il prototipo bicilindrico venne archiviato per puntare su un gruppo motopropulsore convenzionale composto da un motore quattro cilindri in linea raffreddato ad acqua ed un cambio normale a quattro marce.
La futura 600 mantenne molto della “100”, come la particolare linea della carrozzeria e la semplicità degli interni (sedili in tubi e strumentazione al centro della plancia).
La Fiat 600 fu presentata nel 1955 al Salone di Ginevra e prodotta in due serie di notevole successo, la prima datata 1955-1960, e Fiat 600d (1960-1969).
È arrivata ora la Fiat 600e, tutta da scoprire!
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