Smart, 25 anni della citycar ispirata ad un orologio
Festeggia il quarto di secolo la biposto che ha rivoluzionato il concetto di utilitaria e la mobilità dei centri urbani. Era il 1998 quando la Mercedes, fresca del lancio della Classe A, la prima «piccola» con la stella a tre punte sul cofano, si presentò sul mercato con un progetto ancora più innovativo. A partire dalla partnership con Swatch, motivo per il quale la neonata vettura prese il nome di Smart: Swatch, Mercedes, ART. Una parola che in inglese significa anche «furbo», «intelligente»: proprio le sue caratteristiche.
Una «monovolume» con un baricentro alto, che concentrava due comodi posti ed un bagagliaio in soli 2 mt e mezzo di lunghezza, grazie alla scelta del motore posteriore. La novità era il telaio a vista sul quale erano montati dei pannelli di policarbonato, facili da rimuovere e sostituire con altri di colore diverso, seguendo la moda delle cover dei telefonini al tempo in grande ascesa. La Smart incontra il favore del pubblico delle grandi città, conquistati dalla facilità di parcheggio. La piccola tedesca finisce esposta al MOMA e tante le iniziative di marketing ad essa legate. Una per tutte: la creazione delle Swatch Tower, torri vetrate dove le vetture vengono esposte incolonnate una sopra l’altra come un’installazione di arte moderna.
La gamma si evolve rapidamente: alla prima versione con un tre cilindri turbo benzina da 600 cc si aggiunge nel 1999 quella con un turbodiesel da 800 cc capace di percorrenze record, sull’ordine dei 3,4 lt per 100 Km. Nel 2003 viene presentata la «Forfour», una vera e propria utilitaria per quattro persone. Nel 2007 cresce nelle dimensioni (+20 cm di lunghezza) migliorando abitabilità e capacità del bagagliaio, tallone d’Achille della prima serie.
Un passo importante nell’evoluzione della Smart è quello del passaggio al motore elettrico: nel 2009 viene svelata la nuova «Electric Drive». La terza generazione (2014), sviluppata con Renault, cresce ancora in dimensioni, i motori sono tutti Euro 6 ed arriva anche un cambio manuale.
Dal 2020 le Smart sono solo elettriche.
La Smart ha conquistato il Guinness dei Primati nel 2016, quando ben 20 membri di una squadra di cheerleader riuscirono ad entrare nel suo abitacolo. Altro primato allestita in versione «ForFood» per lo chef Davide Oldani con una cucina completa, dalla piastra ad induzione al frigo. Tanti sono i record di questa simpatica vetturetta, che non smette di pensare al futuro, con il prototipo «Vision EQ ForTwo» che potrà essere dotato di un sistema di guida autonoma intelligente.
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