Proteo, un avveniristico prototipo targato Alfa Romeo
Datato 1991, il prototipo “164 Proteo” venne ideato da Walter de Silva, al tempo responsabile del Centro Stile Alfa Romeo, con l’obiettivo di realizzare una vettura che creasse un nuovo segmento del mercato automobilistico, la tipologia Coupé-Cabriolet. Le influenze stilistiche di Pininfarina si notavano ancora, soprattutto nel frontale con singoli fari poliellissoidali che de Silva affinò con sei lampade molte scenografiche.
Un’unica concept riuniva tutte assieme tecnologie che non si erano mai viste prima. La denominazione “Proteo”, in omaggio all’omonima divinità della mitologia greca, fu scelta per sottolineare la possibilità di trasformare a piacimento la forma della carrozzeria.
Fu presentata al Salone di Ginevra come “vettura laboratorio coupé-spider”: non una dream car, ma un modello di possibile produzione in serie, il cui inizio era prevedibile nell’arco di un triennio.
La definizione di “vettura-laboratorio” fu particolarmente calzante già dall’inizio, non solo per gli aspetti innovativi e per le raffinatezze tecniche da sperimentare, ma anche perché fu il primo prototipo che il Gruppo FIAT progettò completamente con strumenti informatici, velocizzando le fasi progettuale e prototipale, oltre a contemporaneamente generare i dati utili alla successiva realizzazione degli impianti produttivi.
Sotto le vesti affilate e modernissime del prototipo c’era proprio la mitica Alfa 164 dell’epoca, il suo pianale Tipo4 accorciato ed irrobustito e, soprattutto, il poderoso motore 3.0 V6 “Busso” potenziato a 260 CV. In anticipo sui tempi, forse troppo, aveva trazione integrale, quattro ruote sterzanti e tetto rigido apribile in due parti in cristallo. I sedili erano due e la velocità massima dichiarata era di oltre 250 km/h.
Tuttavia, nonostante l’interesse mostrato dalla stampa specializzata e dal pubblico, le previsioni non furono rispettate. Giunto all’ultimo stadio evolutivo e ormai pronto per l’industrializzazione, il prototipo fu accantonato dalla dirigenza del Gruppo FIAT, in quanto la sua produzione non fu ritenuta remunerativa. Il solo esemplare completo è oggi custodito nella collezione FCA Heritage.
Siamo appassionati di auto come te e abbiamo creato un vero e proprio contenitore di emozioni. Un luogo dove respirare una passione comune, quella per le auto di un tempo che fu.
Una community nata dagli avvincenti aneddoti di #GaldierirentRacconta dove i vostri racconti, video, foto prendono vita e diventano propulsori di ricordi di vissuti personali.
Ti aspettiamo per emozionarci insieme https://www.facebook.com/groups/galdierirentraccontafamily
Condividi su: