Innocenti Mini De Tomaso 1300, piccola peste

Alejandro De Tomaso, nuovo proprietario dell’Innocenti, ama le auto sportive.
Ripresa a pieno regime la produzione, dopo i blocchi del biennio 1975/76, l’industriale argentino vuole rinverdire i fasti della Mini Cooper che la casa di Lambrate aveva prodotto su licenza Leyland fino al 1975.

Per farlo la base è quella della Mini 120 (una normale mini minor con motore 1300 e carrozzeria Bertone) che viene incattivita con il propulsore a due carburatori, sempre 1300, dell’ultima Cooper Export.
Lavorando su scarico, aspirazione ed alberi a camme la potenza sale a 77 cv.

La Mini De Tomaso Innocenti può tranquillamente rivaleggiare con le Cooper S inglesi e non è un mistero che qualcuna sbarchi anche in Gran Bretagna, dove gli appassionati non sono soddisfatti dalle prestazione dell’unica Mini ‘corsaiola’ in gamma Leyland, la fiacca 1275 GT.

Al volante la creatura di De Tomaso è una piccola peste ed è tremendamente sottosterzante, ma all’occorrenza, giocando con cambio ed acceleratore, la si può fare anche sovrasterzare.

Una goduria per i piloti più ‘smaliziati, anche esteticamente rivela la sua indole sportiva con una calandra che richiama la De Tomaso ‘Longchamp’, fendinebbia con trasparente giallo ‘Carrello’, fascioni e cerchi specifici.
Questa vettura è una delle ultime, vere, Mini sportive, direttamente discendente dalla Cooper S vincitrice dei rally.
Un’auto ‘grezza’ e veloce che non ha alcun ritegno per i consumi e le norme antinquinamento.
Un mezzo d’altri tempi pronto a stamparvi un sorriso ogni volta che la mettete in moto.

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