Lancia Stratos, Stratosferica!

Lancia Stratos, Stratosferica!
In #Galdierirentracconta di Galdieri


Alla Lancia hanno sempre avuto a cuore i rally, visti come efficace veicolo di promozione per le vetture di serie.
La Fulvia HF Coupé, capolavoro di tecnica e design, aveva vinto praticamente tutto, ma ormai cominciava a sentire il peso degli anni.
Serviva qualcosa di nuovo e di terribilmente veloce, capace di mettere a tappeto Porsche ed Alpine Renault.

Cesare Fiorio, DS del reparto corse Lancia, non ha dubbi: la nuova auto dovrà avere un passo molto corto, motore centrale ed essere leggera e sfruttabile sia sui percorsi asfaltati che su quelli sterrati.
Nel 1970 Bertone aveva presentato un prototipo, la Stratos- Zero, basato su meccanica Fulvia ed è proprio da quell’idea che nascerà la ‘Stratos ‘ definitiva, dopo un incontro tra lo stesso Bertone, Gobbato, presidente della Lancia, e Cesare Fiorio.

Una Lancia diversa dal concept iniziale

L’auto definitiva si distaccherà molto dal concept iniziale, ma sarà comunque rivoluzionaria per il marchio di Chivasso, grazie ad un design avveniristico in cui la ricerca della perfetta aerodinamica è il punto focale.
Il cuore è poi firmato ‘Ferrari’, con un sei cilindri prelevato della “Dino 246 GT

Non fu facile per Lancia ottenere i motori da Maranello e fu solo il pericolo che nel cofano della Stratos finisse il V6 della Maserati Merak a spingere il Drake a cedere i suoi amati propulsori.
Le prime uscite della ‘ Stratos’ non sono facili: l’auto si guida una meraviglia sullo sterrato, ma sull’asfalto è nervosa ed oltremodo pericolosa.

Le gomme Pirelli per quei tipi di percorso, larghe e semislick, non aiutano inoltre a scaricare bene la potenza.
Fortunatamente, uno dei collaudatori, Sandro Munari, intuisce il problema e fa riprogettare i portamozzi delle ruote posteriori. Così modificata, la nuova Lancia diventa un mostro divora vittorie.
Imbattibile e dominatrice nel ‘74/75/76.

Il progetto viene abbandonato per Fiat

Viene abbandonata, ancora vincente, per logiche politiche che volevano non più Lancia nei rally, ma Fiat.
Effettivamente non era una bella figura per ‘Fiat’ vedere le proprie vetture regolarmente umiliate nelle competizioni dalle Lancia, brand di cui peraltro era anche proprietaria.
Stratos, una leggenda, che, come una vera Rockstar, alla fine scomparve lasciando nel cuore degli appassionati ricordi indelebili fatti di traversi, vittorie ed industriali quantità di benzina a 100 ottani bruciata sulle prove speciali di tutto il mondo.

Abbiamo già parlato di Lancia, ma l’articolo era su Lancia Thema, dai uno sguardo a questo articolo!

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