Le berline della prima Repubblica- #galdierirentracconta
Ogni periodo storico ha le sue auto simbolo.
Se negli anni ‘60 e ‘70 a fare sfondo ad avvenimenti di cronaca furono le Alfa Romeo Giulia e Alfetta a cavallo fra gli anni ’80 e ’90 a fare da coreografia agli avvenimenti del bel Paese furono le auto berline di gamma medio alta del gruppo Fiat: la Fiat Croma, L’Alfa 164 e la Lancia Thema.
Le tre Sedan avevano in comune il pianale e alcuni propulsori ma differivano come immagine: la Lancia Thema era votata all’eleganza, l’Alfa 164 improntata alla sportività e al piacere di guida.
La Croma, infine, faceva dello spazio interno e della praticità di utilizzo, i suoi tratti distintivi.
Le nuove quattro porte furono reclutate in ampio numero nelle flotte appartenenti al ministero degli interni.
Sarà una Lancia Thema ad accompagnare Craxi fuori dai tumulti scoppiati davanti all’hotel Raphael di Roma quando si venne a sapere degli scandali legati al partito socialista.
Le Fiat Croma saranno coinvolte negli attentati di mafia dove persero la vita i giudici Falcone e Borsellino.
Il giorno in cui fu ucciso nella terribile strage di Capaci, Giovanni Falcone guidava una Fiat Croma della polizia che gli faceva da scorta.
Possiamo infine ricordare le Alfa 164 ampiamente usate dalla guardia di finanza durante lo scandalo di tangentopoli.
Questi tre modelli possono considerarsi le auto manifesto di quegli anni così travagliati, protagoniste di alcune delle pagine più tristi della nostra storia.
La Croma, la 164 e la Thema oggi finalmente sono riscoperte per il loro intrinseco valore di oggetti testimoni dell’italico cambiamento che a metà anni novanta spazzò via con un colpo di spugna un’intera classe dirigente e politica.
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