Fiat 500 l’iconica auto esposta al Moma di New York- #galdierirentracconta
Come nasce un piccolo capolavoro made in Italy: Fiat 500
Alla fine degli anni ’60 la Fiat stava rinnovando profondamente la sua gamma di prodotti.
A Torino erano fermamente convinti nel passare a vetture con motore anteriore e trazione anteriore, visto l’enorme vantaggio che tale soluzione dava in termini di guidabilità, costi e sfruttamento degli spazi interni.
Ma nel segmento delle city car come si poteva contrastare la concorrenza sempre più agguerrita e all’avanguardia?
La Fiat 500 era ormai obsoleta ma ci voleva tempo per sviluppare una nuova vettura partendo da un foglio bianco.
In Fiat si giocarono la carta del restyling e proposero un’auto destinata a diventare un enorme successo commerciale: la 500 L, dove L stava per lusso.
Sedili più imbottiti e reclinabili, paraurti tubolari, nuove coppe ruota e una bellissima gamma colori che andava dal borghese blu scuro all‘innovativo e rivoluzionario giallo Positano.
Con la Fiat 500 L la piccola utilitaria torinese fece un salto avanti passando da auto del popolo a seconda auto premium per le famiglie della medio alta borghesia.
Fu un successo commerciale non solo in Italia ma in tutta Europa.
La meccanica affidabile, unita finalmente a rifiniture curate, rese la Fiat 500 L l’auto da città perfetta.
Probabilmente in Fiat quando hanno progettato la Fiat 500 3 porte attuale devono aver pensato sicuramente alla L del 1969 dando alla nuova compatta una connotazione “premium” che l’ha resa nuovamente un successo.
Oggi quest’auto è sinonimo di premium oltre che di stile e non è un caso che una Fiat 500 sia esposta al Moma di New York.
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