Automobile lunare: ecco la mobilità sulla Luna
Nei prossimi anni sulla Luna ci potrebbe essere molto traffico.
Il nuovo sbarco degli esseri umani si avvicina (2024) ed un punto fondamentale sarà la mobilità. Sia per il trasporto di esseri umani ed attrezzature che per l’esplorazione. Per allora bisognerà avere un nuovo rover lunare totalmente elettrico, con un’autonomia ragguardevole e comodo per ospitare due astronauti.
Guidare sulla Luna non è tra l’altro una normale esperienza di guida fuoristrada. A differenza della Terra (e persino di Marte) il giorno e la notte durano poco meno di 14 giorni terrestri. Le temperature notturne sono fino a -174 gradi Celsius e temperature diurne di + 127 gradi Celsius.
Il programma Artemis (in omaggio alla coraggiosa dea greca della caccia che personifica anche la Luna crescente) della NASA – National Aeronautics and Space Administration avrà l’obiettivo di raggiungere il Polo Sud del satellite, sinora mai esplorato.
Un programma che vede la collaborazione delle agenzie spaziali europea (ESA), giapponese (JAXA) e canadese (CSA) e che trova nell’industria automobilistica un prezioso alleato.
In passato, ogni missione Apollo ha visto crescere il numero di km esplorati durante la permanenza sulla superficie lunare, passando da meno di uno dell’Apollo 11 (la prima missione lunare della storia) ai 24 e passa delle missioni Apollo 15, 16 e 17. Una crescita quasi esponenziale resa possibile dal Lunar Roving Vehicle, inaugurato il 31 luglio 1971 con la missione Apollo 15, affettuosamente definito “Moon Buggy”.
Progetto Lunar Cruiser
Il principale mezzo attualmente in fase avanzata di progetto è il Lunar Cruiser: un rover pressurizzato basato sulle tecnologie dei motori elettrici a celle a combustibile che l’agenzia spaziale giapponese JAXA: Japan Aerospace Exploration Agency sta sviluppando insieme a Toyota Motor Corporation. Il nome è stato scelto come richiamo al familiare modello di vettura, sinonimo di qualità, durevolezza ed affidabilità. Entro il 2021 saranno pronti i componenti di prova per ogni elemento tecnologico utile alla realizzazione del prototipo lunare.
È recentissimo l’accordo siglato tra Lockheed Martin, gigante dell’industria aerospaziale, e General Motors per sviluppare un progetto di rover lunare, sullo stile dei “Moon buggy”, che saranno in grado di percorrere lunghe distanze anche senza conducente.
Anche gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato che atterreranno sulla Luna nel 2022 grazie alla missione dell’agenzia nipponica ispace, inc.. L’intenzione è quella di far sbarcare Rashid, un piccolo rover lunare di circa 50 cm di lunghezza per 10 Kg di peso. La strumentazione prevedrà anche due camere HD: una microscopica ed una termica.
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