Fiat Turbina, affascinante prototipo visionario
Fiat Turbina, ecco la sua affascinante storia. C’è sempre stato un sottile filo che collegava le auto ad alte prestazioni ed i Jet. Forse perché, in entrambi i casi, ci voleva un po’ di follia per sfidare le leggi della fisica spingendosi a velocità mostruose alle quali servivano sangue freddo e nervi saldi per non rimanerci secchi sul colpo.
Nel 1954 in Fiat decidono che è il momento di dare vita ad una idea a cui il brillante Dante Giacosa lavorava dal 1948, la Fiat ‘Turbina’.
Nel 1954 in Fiat decidono che è il momento di dare vita ad una idea a cui il brillante Dante Giacosa lavorava dal 1948, la Fiat ‘Turbina’.
Il telaio e le sospensioni derivavano dalla Fiat 8v, nel cofano trovavano posto un compressore a due stadi e due turbine.
La trasmissione era affidata ad un riduttore che portava il sistema ad un regime massimo di 4400 giri.
La trasmissione era affidata ad un riduttore che portava il sistema ad un regime massimo di 4400 giri.
Nasceva come auto ‘sperimentale’, creata per sondare le potenzialità di componenti (turbina e compressore) che sarebbero poi diventati la norma negli anni a venire.
Questa la motivazione ‘ufficiale’.
Probabilmente, invece, il progettista della Fiat ‘Turbina‘, Dante Giacosa, si annoiava a lavorare su 500 e 600 e decise così di creare una vettura davvero estrema.
Ci piace pensare, da appassionati, che sia andata così.
La carrozzeria della ‘Turbina’ è il trionfo dell’aerodinamica, con fari a scomparsa e pinne sui parafanghi posteriori.
Questa la motivazione ‘ufficiale’.
Probabilmente, invece, il progettista della Fiat ‘Turbina‘, Dante Giacosa, si annoiava a lavorare su 500 e 600 e decise così di creare una vettura davvero estrema.
Ci piace pensare, da appassionati, che sia andata così.
La carrozzeria della ‘Turbina’ è il trionfo dell’aerodinamica, con fari a scomparsa e pinne sui parafanghi posteriori.
Nelle prove in pista questa supersportiva si spinse fino a 260 km/h, limite, oltre il quale, si decise di fermare i piloti, per salvaguardarne l’incolumità. Poiché, superata quella velocità, l’auto avrebbe potuto tranquillamente alzarsi da terra.
Giacosa aveva creato un mezzo davvero estremo, che Fiat produsse come ‘concept’. Mostrò all’Italia ed all’Europa che a Torino avevano raggiunto un livello tecnologico davvero elevato.
Giacosa aveva creato un mezzo davvero estremo, che Fiat produsse come ‘concept’. Mostrò all’Italia ed all’Europa che a Torino avevano raggiunto un livello tecnologico davvero elevato.
Possiamo davvero considerare questo avveniristico coupé come l’anello di congiunzione definitivo tra aria e terra.
Oggi, come allora, la Fiat ‘Turbina’ è uno spettacolo che incanta ogni appassionato e ci fa capire che siamo nati non per volare, non per nuotare, ma per andare a motore!
Oggi, come allora, la Fiat ‘Turbina’ è uno spettacolo che incanta ogni appassionato e ci fa capire che siamo nati non per volare, non per nuotare, ma per andare a motore!
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