Fiat Regata Weekend, la Regata Cool
Se negli anni Settanta le giardinette erano considerate auto esclusivamente create per portare la famiglia in vacanza o caricare ingombranti oggetti, negli Ottanta la prospettiva cambia.
Non parliamo più di Giardinette o di Estate car (come dicono gli Inglesi), ma di Station Wagon.
Le Wagon diventano le auto preferite dagli Yuppies che possono stivare agevolmente nei loro enormi bagagliai le attrezzature sciistiche per la settimana bianca o il necessario per il windsurf estivo.
Sul mercato cominciano a spuntare proposte di tendenza come la Bmw Serie 3 Touring o l’Alfa 33 Giardinetta poi ribattezzata Sportwagon.
In Fiat devono sostituire l’ormai vetusta 131 Panorama, che aveva il sapore degli anni di piombo e dei viaggi conditi da vino e panini con la mortadella, un mezzo che apparteneva ad un epoca in cui le vetture a passo lungo erano tutt’altro che ‘modaiole’.
Gli ingegneri del lingotto, sulla base della nuova Regata, sviluppano una Station dal design molto gradevole.
Anche il nome che si sceglie, Regata Weekend, strizza l’occhio al concetto di svago che gli indaffarati giovani professionisti della Milano da Bere o della Torino Bene ritenevano come intoccabile toccasana ad una vita fatta di target aziendali da portare a termine.
Ampia la disponibilità di motori, con le versioni 100 S che potevano essere equipaggiate con clima automatico ed interni con un tessuto molto ricercato.
Non mancano versioni speciali ancora più esclusive come la ‘Riviera’, disponibile con tetto apribile o aria condizionata di serie.
Inutile dirlo che fu un successo, poiché per la metà del prezzo di una ‘Touring’ si aveva un’auto pratica e bella.
Il confronto risultava alla fine vincente anche con l’Alfa 33 Giardinetta per la maggior fruibilità meccanica della torinese rispetto alla Station del Biscione che montava motori ‘Boxer’ che tendono facilmente a scarburarsi.
Alla fine degli anni Ottanta arrivano il catalizzatore ed un leggero restyling prima della fine della produzione nel 1990.
Verrà sostituita dalla Tempra SW che sposerà un concetto completamente diverso, mettendo di nuovo al centro, come la ‘131 Panorama’, l’enorme capacità di carico sacrificando, in nome di quest’ultima, la pulizia del design, conseguenza dettata dalla nuova tendenza del mercato che tendeva a penalizzare le classiche ‘station’ andando verso le ancora più spaziose monovolume.
L’inizio della fine?
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