MG F, il ritorno dell’ottagono.
Gli anni Novanta vedono il ritorno in grande stile delle spider, con i principali costruttori che si cimentano con successo in questo settore che, oltre ad essere molto remunerativo, offre, grazie a vetture comunque di nicchia, un’importante visibilità sul mercato.
I giapponesi di Mazda sono i primi con la loro MX 5 Miata, seguiti da Porsche con Boxster, Bmw con Z3 e Mercedes con Slk.
L’Inghilterra, patria della Roadster, ha da tempo perso le scoperte marchiate MG.
I tempi sono ora però maturi per un ritorno in grande stile del mitico brand creato da Cecil Kimber e così RSP (Rover special products), divisione del gruppo britannico Rover –Land Rover a cui era affidata MG, partendo da un foglio bianco lancia la MG F, prima vettura nuova dalla ‘B’ del 1962.
Il design è inedito mixando molto bene tradizione ed innovazione, le sospensioni sono le Hydragas che permettono di risparmiare spazio e guadagnare in leggerezza, i motori di serie ‘K’, dotati nelle versione 1.8 del VVC (variable valve control) che permette di controllare l’alzata delle valvole in base al regime del motore per un’ottimale erogazione della potenza.
La ‘F’ ha il motore centrale come la Lotus Elise e, al momento del lancio (1995), riscuote un enorme successo.
Un layout da sportiva di razza su di un spider comunque abbastanza abbordabile (il listino partiva da 45 milioni) rendeva questa macchina un ‘unicum’ nel suo genere.
Purtroppo ogni rosa ha le sue spine e, causa una messa a punto non ottimale, i primi esemplari soffrivano di forti squilibri alle velocità elevate, complici anche le citate Hydragas che non garantivano adeguata rigidezza soprattutto all’anteriore.
Altro tallone d’Achille era il raffreddamento non ottimale del motore, che portava ad accentuare il noto problema di ‘HGF’ (Head Gasket Failure) tipico dei propulsori Rover Serie K.
Il Restyling denominato ‘TF’ del 2002 risolveva molti problemi, con un ritorno a sospensioni di tipo tradizionale ed una modifica al termostato che evitava sgradevoli surriscaldamenti.
Rivisti anche il frontale ora più cattivo e gli interni, meglio rifiniti.
Così modificata rimase a listino fino al 2006, anno del fallimento del gruppo MG –Rover.
Le F/TF sono le ultime vere MG, auto belle da guidare e possedere.
Nulla a che vedere con le scempio fatto dai nuovi proprietari cinesi (la Saic Automotive), che hanno trasformato lo storico marchio albionico, sinonimo di sportività, in un produttore di Suv Elettrici Low cost.
Il progresso o meglio dire il regresso?
Giudicate voi….
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