Innocenti Small, l’ultima delle Mini di Bertone
Le Mini 90 e 120 furono il primo prodotto ‘indipendente’ della Innocenti , caratterizzate dall’inedito design firmato ‘Bertone’.
Un linea a cuneo molto innovativa, sviluppata attorno alla Mini della British Leyland.
La piccola disegnata da Bertone sopravvisse a tutte le vicissitudini della casa lombarda, passando dalla gestione degli Inglesi a quella di De Tomaso fino alla proprietà Fiat.
Nel frattempo la piccola utilitaria cresce, passa dai motori A- Series della Morris ai tre cilindri Daihatsu, diventa ‘Turbo’, diventa diesel, cresce nel passo ribattezzata ‘Mini 990’.
L’ultimo atto di questa poliedrica city car è la ‘Small’, nata sotto la gestione Fiat, costruita con molta componentistica presa in prestito dalla Panda.
I motori sono i noti tre cilindri giapponesi, i livelli di allestimento due, il ‘500’ (passo corto) ed il ‘990’ a passo lungo a cui spetta il ruolo di vettura di punta della gamma.
La ‘Mini 990’ ha finiture molto curate con cruscotto in radica, selleria in velluto unita alla possibilità del condizionatore e degli interni in pelle.
Anche i colori sono ‘importanti‘ con la possibilità di scegliere tinte come l’argento metallizzato, il bordeaux o il grigio canna di fucile.
C’è un po’ di Maserati nella ‘Mini 990 Small’ e la vettura viene acquistata soprattutto da chi in precedenza aveva avuto un’altra ‘Bertone’.
Discorso diverso per la ‘500 Small’, che è ormai un mezzo Low- cost scelto soprattutto da persone anziane e giovani neopatentati, visti gli irrisori prezzi di acquisto e gestione.
Ormai non c’è più nulla della ‘Mini’ originale, ma, nonostante tutto , la ‘Small’ ha ancora qualcosa da dire in quei primi anni ‘90.
Il Design ‘anni ‘70’ rimane comunque un bell’esempio di stile e la scritta ‘Bertone’ sulla fiancata fa comunque la sua bella figura, anche in virtù del fatto che il prezzo di acquisto è inferiore a quello di una Panda.
Altro ‘Plus’ è la possibilità di parcheggiarla ovunque, in virtù delle dimensioni molto ridotte.
Nel 1993 Fiat decide però di stoppare la produzione del modello, data l’imminente uscita sul mercato della nuova ‘Cinquecento’.
Con la fine della ‘Small’ chiude definitivamente anche la storica fabbrica di Lambrate, un sito creatore di opportunità di lavoro per tante persone, vanto per la città di Milano.
La fine di un’epoca e l’inizio di una nuova era in cui la produzione è sempre più delocalizzata con prodotti che perdono sempre di più la loro identità di marca.
Di Small ne sono rimaste poche e le ‘superstiti’ andrebbero preservate e conservate con cura poiché testimoni di un’epoca in cui anche a Milano, oggi città orientata soprattutto al business finanziario, si producevano auto.
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