Bmw M3 E30, la nascita di un mito

Bmw M3 E30, la nascita di un mito
In #Galdierirentracconta di alessandro fedullo

Bmw, all’esordio nel campionato Dtm, vince con le potenti 635 csi.
Siamo nel 1984 ed il marchio bavarese è un punto di riferimento nel motorsport, grazie anche alla collaborazione con la Brabham in Formula 1.
Nel 1985 però il titolo ‘DTM’ va alla Volvo e nel 1986 alla Rover.
Non va bene essere battuti in patria da svedesi ed inglesi.

Bisogna inventarsi qualcosa, così alla divisione ‘M’ mettono mano alla serie ‘3’ E30, trasformandola in un mostro divora cordoli.
Come motore si prende un 2.0 utilizzato in Formula 2, si modifica testata (4 valvole per cilindro) e distribuzione e si aumenta la cilindrata a 2.3.
Questa belva piazzata nel cofano della ‘3’ a due porte dà vita ad una vera, piccola Muscle car.
Le versioni da strada hanno ‘solo’ 200cv, ma le elaborate possono ampiamente superare i 250 cv, girando molto in ‘alto’ proprio come i propulsori di Formula 1 e 2.
Appendici aerodinamiche, cerchi BBS ed interni ‘racing’ sottolineano la vocazione da pista di questa pepata Bmw, che viene, ovviamente, messa in listino per avere il numero necessario di esemplari per l’omologazione negli svariati campionati turismo europei.

Il nome, destinato a far battere immediatamente il cuore, è Bmw M3.
Inutile dirlo, la bavarese diventa immediatamente l’oggetto del desiderio  degli appassionati poiché oltre ad essere molto cattiva si lascia anche guidare per andare a lavoro o a fare la spesa.
Se poi si ha voglia di fare i teppisti, come ogni E30 che si rispetti, si  produce in teatrali traversi che richiedono polso e nervi saldi.
Sempre per esigenze di omologazione, nel 1989, viene lanciata la ‘M3 Sport Evolution’ dotata (nella versione da strada) di 238 cv.
La ‘Evolution’ si distingueva per uno splitter anteriore regolabile ed un alettone posteriore di dimensioni ancora più generose.
Altra caratteristica di questa ‘evoluzione’ era il sound molto più graffiante, simile, agli alti regimi, ad un ululato di un lupo.
Con la ‘Bmw M3’ a Monaco avevano creato un mito destinato a fare scuola.
Imitata e mai raggiunta da nessuno in termini di performance e stile, è ancora oggi il punto di riferimento tra le vetture ‘turismo’ spinte.
Che sia coupé, Touring o Berlina non importa: importante è che sia Bmw M3.
Il resto, solo imitazioni.


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