Peugeot 106 Rallye, piccola bomba
La Peugeot 106 Rallye raccoglie il testimone di ‘compatta pepata’ degli anni Novanta. La Peugeot 205 GTI era stata la più desiderata, invece, degli anni Ottanta.
In una gamma che vedeva la nuova 206 non avere un modello altamente selvaggio e prestazionale, la 106 dotata del suo 1.3 preso dalla 205 ‘Rallye’. La 206 Gti dei primi anni 2000 non avrebbe fatto eccezione essendo molto ‘borghese’, senza avere la rude purezza tipica delle piccole sportive Peugeot.
Tanti i particolari sviluppati apposta come testata e condotti d’aspirazione, uniti ad un cambio con rapporti ravvicinati. Divenne l’oggetto del desiderio per giovani piloti e ragazzi dal piede pesante.
La Peugeot 106 ‘Rallye’ accelerava in maniera molto rapida, nonostante il suo motore fosse passato dai doppi carburatori Weber all’iniezione elettronica.
Un’auto che non era per tutti, che più che guidata andava pilotata, vista anche la tendenza a passare nervosamente dal sottosterzo al sovrasterzo. Per un pilota che faceva una gara in salita o una prova speciale di Rally era il massimo, ma, per un ragazzino che faceva il ‘teppista’ in prossimità di qualche rotonda, poteva essere un dramma.
E, infatti, di queste vetture, molte ne sono andate distrutte.
La seconda serie dotata del 1.6, nonostante più cavalli, non aveva la stessa cattiveria.
Se cercate una ‘belvetta’ per divertirvi, questa è l’auto che fa al caso vostro, ammesso che qualcuno voglia
vendervela perché chi possiede una 106 Rallye difficilmente se ne separa.
Portatele sempre rispetto perchè, da buona francese, sembra docile, ma, se poi si arrabbia, sono dolori.
Un mezzo figlio di un’epoca in cui si poteva acquistare ancora una vettura di ‘serie’ con specifiche molto vicine ad un’auto da corsa.
Un piccola bomba, la Peugeot 106 Rallye, pronta a far esplodere la sua potenza ad ogni tocco del suo acceleratore!
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