Maserati Bora, pietra miliare

Maserati Bora, pietra miliare
In #Galdierirentracconta di Galdieri


Il 1972 vede il debutto dell’album “Exile on main street”, vero capolavoro della musica dei Rolling Stones e, in generale, del rock.
Questo disco fu registrato tra 1970 e 1971 nella splendida villa di Nellcote nel sud della Costa azzurra, residenza che gli Stones affittarono per sfuggire al fisco che li perseguitava nel Regno Unito.
Immaginate di essere al loro posto e di vivere per quasi due anni in uno dei posti più belli della terra, dedicandovi a cio’ che vi piace fare di più.

Quale vettura scegliereste per i vostri spostamenti quotidiani?
Noi non avremmo avuto dubbi e saremo andati di corsa al primo concessionario Maserati per acquistare una ‘Bora’.
Il motivo è facile da intuire, poiché la seducente 2+2 di Modena rappresenta la migliore quintessenza degli anni Settanta, per la sua impostazione tecnica con motore centrale ispirata alle auto di Formula 1 e per il suo design mozzafiato che fa dell’efficienza aerodinamica un vezzo. Vettura dallo stile sinuoso ed armonico che trasuda velocità da ogni angolazione la si guardi.
La ‘Bora’ (presentata nel marzo 1971) fu uno dei modelli più avanzati del Tridente, portando in dote al suo corredo tecnico le sospensioni indipendenti su tutte e quattro le ruote, elemento che garantiva grande precisione alle elevate velocità.

Il suo V8 era capace di spingerla a 280 km/h, mantenendo un comfort mai visto prima in una sportiva.
Il mezzo ideale, quindi, per muoversi tra le strette stradine della costa azzurra, ricche di curve a strapiombo sul mare, che sono un invito a nozze per gli amanti della guida estrema.
I fari a scomparsa (un must per ogni ‘performance car’ di quel periodo) ed un abitacolo rifinito come un elegante salotto completano l’opera, rendendo la ‘Bora’ una delle migliori supercar mai costruite, capace di incarnare la brutale potenza di una Lamborghini, l’agilità di una De Tomaso ed il fascino di una Ferrari in una sola vettura.
Una pietra miliare dell’automobilismo, così come ‘Exile on main street’ fu un punto di riferimento per la musica rock.
Che periodo fantastico i primi anni ‘70!


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