XR8, la Sierra cattiva non Cosworth

XR8, la Sierra cattiva non Cosworth
In #Galdierirentracconta di Galdieri


Tutti conoscono e ricordano la velenosa Ford Sierra Cosworth, nota per essere una delle auto più indisciplinate degli anni ‘80.
Pochi sanno dell’esistenza invece della Sierra XR8, frutto della divisione motorsport di Ford South Africa.
Molti si chiederanno il perché di un’altra Sierra ‘sportiva’, quando la ‘Cossie’ faceva stragi di cuori e semafori.
Il motivo è facile: in Sud Africa prendevano molto sul serio le competizioni turismo e per battere Bmw Serie 7 e Alfa GTV6 Turbo serviva qualcosa di molto cattivo.
Inizialmente si pensa di usare il ‘6’ cilindri ‘Ford-Essex’, ma ci si accorge che non aveva la potenza e la fame di giri necessari.

Dopo un attento ‘brainstorming’,  gli ingegneri decidono di tagliare la testa al toro e di mettere nel cofano della ‘Sierra’ il ‘V8 5.0  Small block’ della Mustang.
La cosa non è semplice poiché la media della Ford non è predisposta per un ‘motorone’ del genere.
Molte componenti come la pompa dell’acqua vengono riprogettati e si opta, per le auto destinate all’uso agonistico, per un cambio manuale derivato dalla Cortina XR6 Interceptor.

Vengono inserite anche delle ventole supplementari per il raffreddamento poiché nel vano motore lo spazio è davvero poco ed il pericolo di fastidiosi ‘Overheating’ è sempre in agguato.
Completano l’opera una nuova calandra con quattro proiettori ‘quadrati’  e cerchi  in lega ‘Ronal’ (gli stessi della XR4).
La nuova creatura viene battezzata ‘XR8’ ed è una vera muscle car.
Per tenerla in strada ci vuole polso ed è facile finire in sovrasterzo anche andando piano.
In gara la nuova Ford straccia gli avversari e diventa presto un oggetto del desiderio per smanettoni e malviventi.

Una berlina con sotto un 5.0 v8 entra quasi immediatamente nel mirino dei rapinatori di Johannesburg che finalmente hanno un mezzo all’altezza delle loro aspettative: anonimo nell’aspetto (la XR8 si basava sulla Sierra berlina poiché le scocche tre porte non erano disponibili in Sud Africa) e tremendamente veloce.

Inutile dirlo che delle 250 costruite per l’uso ‘stradale‘, dotate del disastroso cambio automatico Borg Warner a 5 rapporti (l’utilizzo del manuale della XR6 Cortina sulle vetture da commercializzare sarebbe stato, per le troppe modifiche, antieconomico da proporre), ne sono sopravvissute pochissime.
La maggior parte è andata distrutta.

Le poche rimaste sono nelle mani di cultori delle’ Fast ‘Ford’ che le custodiscono gelosamente, sapendo di avere tra le mani una delle più belle e significative macchine prodotte in Sud Africa.


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