Volkswagen Maggiolino, Made in Mexico

Il maggiolino della Volkswagen fu uno dei mezzi più amati dagli automobilisti europei e nordamericani, grazie a spese di gestione contenute unite a contenuti tecnici peculiari spesso imitati, ma mai eguagliati.
Verso la fine degli anni Settanta il popolare ‘KAFER’ viene gradualmente sostituito dalla più moderna Golf con la fabbrica di Emden che cessa completamente la produzione della popolare vettura in configurazione ‘berlina’ nel 1976, con la cabrio che invece resisterà fino al 1980.

Non è però un addio, poiché il Maggiolino conoscerà una seconda giovinezza in America Latina.
Il Messico sarà il mercato dove avrà più successo, al punto che  ‘Volkswagen do Mexico’  comincerà a svilupparlo in completa autonomia.
Basandosi sull’ultima evoluzione dei primi anni Settanta a Puebla apporteranno continue migliorie, anche a livello di estetica e finiture.
Il Maggiolino ‘messicano‘ degli anni Ottanta ha nelle versioni più lussuose sedili avvolgenti, nuovi indicatori di direzione, cerchi in lega uguali a quelli delle versioni cabrio e sarà la base di versioni ‘limited edition’  come la ‘Love Bug’ e la bellissima ‘Giubileo’ del 1986, importate anche in Europa.

La ‘Giubileo’ viene creata per celebrare i 50 anni della creatura di Wolfsburg ed è  dotata di cerchi in lega ‘Lemmerz’, vernice metallizzata, interni della ‘Golf’ ed impianto stereo con cassette.
La nave su cui viaggiavano queste vetture alla volta dell’Europa fu devastata da una violenta tempesta che le danneggiò seriamente.
Fu così allestita in Germania un’officina che le ricondizionò completamente prima di darle ai concessionari.
Un’operazione dal sapore nostalgico e romantico che donò  ulteriormente ‘allure’ ad una ‘speciale’ di un modello già iconico.

Negli anni Novanta arrivano l’iniezione elettronica ed il catalizzatore, prima dello stop definitivo datato 2003.
A Città del Messico, oggi, di Maggiolini ne girano ancora tanti, ad ulteriore testimonianza dell’elevata qualità produttiva raggiunta in tanti anni di costruzione.
Possiamo quindi tranquillamente affermare che, se il Maggiolino avesse un passaporto,  lo avrebbe doppio, Tedesco e Messicano.

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