Puma GTV, icona fra le kit car italiane

Puma GTV, icona fra le kit car italiane
In #guidaallecuriosità di Galdieri

Le “auto in scatola” (kit car) sono autovetture vendute in scatole di montaggio; i kit contengono tutte le componenti necessarie per assemblare la vettura oppure solo le parti estetiche da montare su meccaniche già nella disponibilità dell’acquirente. Adriano Gatto della Puma di Roma, per superare la crisi degli anni Settanta delle sue Dune Buggy, nel 1979 mise in produzione un coupé dalle linee ardite, la Puma GTV, una kit car coupé rossa fiammante che ancora oggi vanta un grande seguito di appassionati estimatori.

Con il fido collaboratore Domenico Lombardi, acquisì la licenza dalla Nova Cars di Londra di Richard Oakes, che aveva realizzato due prototipi, uno che montava un motore del Maggiolino Volkswagen 1200 ed un altro con motore 1500 Porsche 356 recuperato da una vettura incidentata.

La Puma GTV era una coupé dalle linee sportivissime, larga 1,80 mt ed alta solo 1,10 mt. Sua caratteristica singolare era l’accesso all’abitacolo: il padiglione intero (tetto e parabrezza), incernierato alla base del vetro, si sollevava e, ruotando in avanti, permetteva un accesso all’abitacolo non proprio agevole, ma di sicuro effetto. Apprezzabile la leggerezza grazie alla carrozzeria in vetroresina. La GTV utilizzava la meccanica del Maggiolino 1200 oppure, a richiesta, una versione maggiorata a 1385 cc. Ne furono prodotti 100 esemplari di cui 52 ancora circolanti.
Non fu concessa l’omologazione dalla Motorizzazione di Roma per la carrozzeria convertibile coupé/spider, ma solo per la coupé chiusa.

Nel 1984 Adriano Gatto volle sdoganarsi dalla licenza della Nova e realizzò la GTV-033 con motore 4 cilindri boxer da 1186 cc dell’Alfa Romeo Alfasud raffreddato a liquido (di cui circolano ancora una trentina di esemplari). Grazie alla maggiore potenza la vettura vantava prestazioni più brillanti; la velocità massima era di circa 170 Km/h. Come optional venivano proposti i freni a disco. Rimase in produzione fino al 1991 quando fu presentata la GTV – Boxer 90, la più prestazionale: un rapporto peso/potenza pari a 6,7 Kg/CV; l’accelerazione consentiva di passare da 0 a 100 Km/h in 7,5 secondi, mentre la velocità massima era nell’ordine degli oltre 200 Km/h.

Il 1993 fu l’anno in cui doveva nascere la Puma 248, con un design semplificato ed allestita con il motore Alfa 1700 boxer. Ma purtroppo il progetto andò incontro a problemi di natura economica e burocratica. Per di più, nello stesso anno, un incendio nello stabilimento della PUMA distrusse anche il prototipo e Gatto decise di cedere il marchio alla Ford.


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