Ken Tyrrell, la leggenda del boscaiolo

Ken Tyrrell nella vita commercia legname, ma, dopo aver visto una gara di F3 a Silverstone, capisce che la sua vita è tra le auto da corsa.
Ci prova come pilota, ma purtroppo per lui non è capace.
Non si arrende e decide di fondare un team tutto suo, la Tyrrel Motorsport, con sede vicino al circuito di Brooklands.
Soprannominato il ‘Boscaiolo’ per i suoi trascorsi tra boschi e segherie, si dimostra un grande ‘talent scout’.
Grazie a lui debutterà in Formula Junior l’asso Jackie Stewart.

Il fuoriclasse scozzese permetterà a Ken di debuttare nella massima formula, riuscendo a creare un‘ingegnosa Joint – venture Anglo – Francese: i telai li fornisce la Matra ed i motori la Cosworth, grazie anche all’appoggio della Elf, stregata dal talento di Stewart e dal ritorno d’immagine che Jackie poteva fornire alla casa petrolifera, attivamente impegnata nel motorsport.

Una combinazione di elementi vincenti che porterà Tyrrell a vincere tre mondiali nel 1969, 1971 e 1973.
Fu anche un innovatore, osando con una vettura a sei ruote.
Purtroppo fu vittima anche lui del declino di quelli che erano definiti ‘garagisti’, semplici costruttori artigianali, spazzati via dal sempre maggiore coinvolgimento delle case madri.

Nel 1998 cedette il team alla B.A. R, ritirandosi a vita privata.
Ultimo baluardo di una Formula 1 tanto romantica quanto eroica, Tyrrell come Colin Chapman e Frank Williams rappresenta il simbolo delle competizioni di un tempo in cui bastava, per riuscire, avere solo tanta voglia di vincere.
Il resto sarebbe venuto da sé.

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