Andrea Moda F1, storia di una disfatta.

Andrea Sassetti è un imprenditore che opera nel settore della moda e produce scarpe destinate ai piedi delle signore più ‘glamour’. Decide di investire i proventi nell’automobilismo.

Andrea Sassetti si ispira alla Benetton che ha comprato la Toleman e rileva così le strutture del team Coloni.
Nasce così nel 1991 l’Andrea Moda F1, il cui fine è promuovere il marchio ed i prodotti dell’imprenditore marchigiano.
La Simtek ha il compito di costruire il telaio e la Judd è incaricata come motorista.

Simtek, venendo pagata poco, fornisce un progetto nato per Bmw adattandolo grossolanamente alla F1 e la Judd fa quello che può offrendo un motore che alla resa dei conti si rivela poco potente ed antiquato.
Così allestita l’Andrea Moda S291 è un puzzle di pezzi scadenti, guidata da piloti con poca esperienza: un disastro annunciato.

Al volante si alterneranno Moreno, Caffy e McCarthy (un driver senza nemmeno la superlicenza), che a stento riusciranno a qualificarsi.
Un calvario durato 9 gran premi, conclusosi solo con l’arresto di Sassetti.

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