Ford Cortina Lotus, da family car a sportiva di razza.
All’inizio degli anni Sessanta Ford desiderava una maggiore visibilità sui principali mercati europei.
Le vetture dell’ovale blu erano percepite come mezzi poco sofisticati, lenti, buoni solo per motorizzare le maestre di scuola.
Walter Hayes, nuovo capo delle pubbliche relazioni di Ford Uk, ha la soluzione: le competizioni.
Vincere le gare il weekend significava vendere tantissimo durante la settimana.
Mr Hayes è amico di un ‘tale’ Colin Chapman, patron della Lotus.
Da qui il passo alla versione pepata della popolare Ford Cortina è breve.
Lotus rivede le sospensioni posteriori (non più a balestra, ma con molle elicoidali), irrigidisce il telaio e allarga le carreggiate.
Nel cofano il pezzo forte: sulla base del classico propulsore 116E Lotus, con la consulenza della Cosworth, sviluppa una nuova unità con doppio albero a camme e 105 cv di potenza. A completare il tutto il cambio della Lotus Elan a rapporti ravvicinati. Della Ford Cortina originale era rimasto ben poco ed in strada si vedeva.
Motore elastico con tanta coppia, stabilità da go –kart grazie alle dimensioni contenute ed alla generosa larghezza del corpo vettura ed un rapporto peso/potenza tale da far invidia ad auto ben più sportive.
Presentata nel 1963, la Ford Cortina Lotus diviene l’incubo delle Alfa e delle Mustang nelle competizioni turismo.
Autodelta prova ad arginare la supremazia delle berlinetta britannica con la Giulia GT, più potente, ma con un peso maggiore che influiva sulla maneggevolezza in pista.
Nel 1966 la competizione tra Lotus –Ford ed Alfa è serrata e gli Italiani vincono grazie al talento di Andrea De Adamich che riesce a tenere testa in ogni gara alle Cortina preparate da Alan Mann.
Il mondiale andrà alla casa milanese con pochissimi punti di vantaggio sulle Cortina rosse della Mann racing.
La seconda serie della ‘Cortina Lotus’ sarà meno esclusiva e più borghese, con interni simili alla versione 2000 ‘E’.
Uscirà di scena nel 1970 e, per attendere un’altra ‘Fast Ford’ spettacolare ed entusiasmante, si dovrà attendere gli anni Ottanta con la Sierra Cosworth.
Amatissima dagli appassionati e gettonata nelle competizioni di auto storiche, è oggi un’auto di culto che ogni appassionato, almeno una volta nella vita, dovrebbe guidare.
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