Fiat 806, la prima Gran Prix monoposto della storia

Fiat 806, la prima Gran Prix monoposto della storia
In #guidaallecuriosità di Galdieri

La prima monoposto da Gran Premio è stata la FIAT 806 Spinto Corsa del 1927, conosciuta anche come Fiat 806 Grand Prix o Fiat 806/406 (806 era la sigla identificativa del telaio mentre la sigla 406 identificava il motore).

Opera del Reparto Costruzioni Speciali la vettura prevedeva una cilindrata massima di 1.500cc e doveva battersi con la favolosa Alfa Romeo P2, progettata dal tecnico Vittorio Jano che Enzo Ferrari aveva strappato proprio alla FIAT, che in quegli anni dominava le gare della categoria.

Il motore 406, sovralimentato con un compressore volumetrico Roots, era costituito da due blocchi da 6 cilindri in linea accoppiati in parallelo, così da formare un 12 cilindri con disposizione ad U. La distribuzione era a due valvole in testa, comandata dai tre alberi a camme in testa.

Venne dichiarata una potenza di 187 Cv a 8.500 giri/min ed una velocità massima di circa 240 Km/h; il cambio era a 4 velocità più retromarcia; le sospensioni erano ad assale rigido con ammortizzatori meccanici; freni a tamburo.

La parte più innovativa, però, era costituita da telaio e carrozzeria. Per abbassare il baricentro i tecnici pensarono di sistemare il gruppo motore-cambio tra i due longheroni portanti del telaio, posti a minore distanza fra loro, il che non consentiva uno spazio sufficiente per il tradizionale abitacolo a due posti.

Di qui l’eliminazione del sedile riservato al meccanico, non più necessario per le gare su pista chiusa. Di fatto questa evoluzione, che aveva ottenuto il duplice effetto di ridurre la sezione frontale e di centrare il peso del pilota, ha portato le monoposto ad essere le autovetture da competizione per eccellenza tra cui si annoverano anche, ovviamente, le moderne vetture da Formula 1.

Il 4 settembre 1927, giornata di pioggia, l’innovativa monoposto fu schierata a Monza al via del Gran Premio di Milano, una gara di 50 km. Il pilota della FIAT, Bordino, vinse le batterie eliminatorie, assicurandosi così la prima posizione alla partenza (non esisteva ancora la pole position come la intendiamo oggi) e la gara davanti all’Alfa Romeo P2 di Campari ed alla Bugatti T35 di Maggi, infliggendo al secondo classificato un distacco di oltre un minuto; Bordino si assicurò anche il giro veloce alla media di 155,410 km/h.

Dopo quella vittoriosa gara, la dirigenza FIAT annunciò il ritiro dalle competizioni Grand Prix. Quell’unica monoposto 806 costruita fu distrutta per volere del senatore Agnelli.


Siamo appassionati di auto come te e abbiamo creato un vero e proprio contenitore di emozioni. Un luogo dove respirare una passione comune, quella per le auto di un tempo che fu.

Una community nata dagli avvincenti aneddoti di #GaldierirentRacconta dove i vostri racconti, video, foto prendono vita e diventano propulsori di ricordi di vissuti personali.

Ti aspettiamo per emozionarci insieme https://www.facebook.com/groups/galdierirentraccontafamily

Condividi su:

I nostri Point SCOPRI QUAL È IL POINT DI NOLEGGIO LUNGO TERMINE PIÙ VICINO A TE!
Scopri di più