Lancia Thesis, l’ultima vera freccia di lusso italiana

Lancia Thesis, l’ultima vera freccia di lusso italiana
In #guidaallecuriosità di Galdieri

La Lancia Thesis debutta al Salone di Ginevra del 2001 sfoggiando i suoi lussuosi interni, un equipaggiamento di serie ed una lista di optional paragonabile alle imbattibili concorrenti tedesche, così pure anche i prezzi di listino.
Prodotta inizialmente presso lo stabilimento di Rivalta, si trasferisce poi a Mirafiori.

Spinta dalle sole ruote anteriori la Lancia Thesis è disponibile con il 2.4 JTD, con potenze comprese tra 150 CV e 185 CV, il cinque cilindri 20V, 2.0 turbo da 185 CV e 2.4 da 170 CV, ed il V6 Alfa Romeo, 3.0 da 215 CV e 3.2 da 230 CV, quest’ultimo in grado di toccare i 240 km/h e di toccare i 100 km/h in 8,8 secondi. I cambi a disposizione sono il manuale a sei marce e l’automatico, utilizzabile anche in modalità sequenziale, a cinque.

Presentava un’idea grandiosa: la plancia attraversata da piccolissimi fori attraverso cui passa l’aria climatizzata creando un flusso debole, ma ampio che mai poteva creare fastidio agli occupanti pur essendo efficacissimo nel regolare la temperatura. Era inoltre impeccabilmente rifinito ed allestito con materiali di prim’ordine: pelle Frau di magnifici colori e modanature in radica, nonché equipaggiato con tutta la tecnologia allora disponibile all’epoca: navigatore satellitare incluso. L’interno era stato curato da Flavio Manzoni, oggi ai vertici del design mondiale quale responsabile dello stile Ferrari.

Il comportamento su strada fu giudicato ineccepibile: tutto il telaio era nuovo e concepito per offrire al massimo grado quella combinazione di comfort e guidabilità tipiche delle automobili italiane e molto apprezzata da chi ama guidare, pur costretto ad una berlina.

Se tra i clienti privati non conquista grandi consensi riesce a guadagnarsi una buona presenza nel parco auto della classe politica, tanto da prestare servizio anche presso il Quirinale. Ne viene realizzata la versione Protecta, munita di vetri e lamierati blindati oltre ad altri dispositivi per la sicurezza degli occupanti.

Da segnalare la versione Collezione Centenario del 2006 (poi 100th) con verniciatura bicolore, cerchi in lega specifici da 18” ed interno in pelle rossa; è stata disponibile solo Diesel con cambio automatico. Fece una comparsata al Festival del Cinema di Venezia, di cui Lancia era sponsor, accompagnando i divi del cinema al tappeto rosso.
Dopo alcune versioni speciali, anche con verniciatura bicolore, una proposta di limousine da parte di Stola ed un totale di 16 mila esemplari prodotti l’ultima Lancia Thesis esce dallo stabilimento dalla catena di montaggio nel 2009. Il mancato successo di mercato di questa berlina Lancia è un mistero. Ne furono prodotti solo 16.000 esemplari. In termini di linea estetica, chi aveva orgogliosamente acquistato a suo tempo una Lancia Aurelia oppure una Flavia non avrebbe potuto che rallegrarsi di tanta personalità.

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