Fiat X1/23 la prima auto elettrica della storia- #guidaallecuriosità

Fiat X1/23, l’innovazione

Era il 1972 e al Salone di Torino venne presentata la Fiat X1/23. Fu un progetto di studio per una vettura che era stata pensata per la città.

Alla base dell’idea originale c’era quella di creare l’automobile del futuro e nacque priva di motore. Due anni più tardi, nel 1974, gli ingegneri del Lingotto idearono un prototipo che era dotato di propulsore elettrico e batterie al piombo, anticipando di quasi quarant’anni il boom delle automobili elettriche.

La Fiat X1/23 era dotata di un’architettura elettrica con un piccolo motore da 13.5 cavalli che aveva il compito di muovere le ruote anteriori del prototipo ed era alimentato da batterie al nichel-zinco installate nella parte posteriore.

Il prototipo Fiat X1/23 poteva raggiungere i 70 chilometri orari e le sue batterie le permettevano di avere un’autonomia che andava dai 50 fino a raggiungere gli 80 chilometri.

Anche dal punto di vista estetico, il prototipo Fiat X1/23 realizzato nel 1972, rappresentava qualcosa di mai visto prima. L’automobile, a livello di design, era concepita come una gabbia indeformabile: la scocca della vettura, infatti, prevedeva porte irrobustite per assorbire eventuali impatti laterali.

Le ampie superfici vetrate, inoltre, erano studiate in modo tale da poter garantire la visibilità al guidatore in tutte le direzioni.

I vetri erano fissi e l’areazione sfruttava un impianto di condizionamento.
Il prototipo però è rimasto come tale e la Fiat non proseguì la realizzazione del progetto.

Peccato perché negli anni Settanta poteva rappresentare la prima vera e propria city car elettrica!

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